Odio Effimero
Odio, seme nero nella terra dell'anima,
spira in un giardino di spine e disprezzo.
Tra i petali dell'amore sbiadito,
fiorisce la rabbia, germe silente.
Lacrime inchiostro di risentimento,
scrivono sulle pagine dell'esistenza.
Il cuore pesa, ancorato a un passato amaro,
dove l'odio danza come ombra malvagia.
Disprezzare, verbo amaro, rincorso
nell'eco delle parole non dette.
Sfida il tempo, che cura le ferite,
e si annida come veleno nel cuore.
Ma guarda, oh anima stanca,
oltre la nebbia grigia dell'odio.
C'è un filo d'argento che intreccia il destino,
una via di redenzione nel chiarore dell'alba.
Lascia che il vento porti via il rancore,
come foglie secche nell'abbraccio dell'autunno.
E in questo canto di libertà riconquistata,
sperimenta la dolcezza di un nuovo domani.