Odio il mio amar

Amo il mio dormir sveglio
in notti vissute di silenzi
trafitti da rime e guerre,
dove posso parlare all'anima
pur senza aver alcunché da dire.
Amo il mio pensar ansioso,
stilla di godimento
tra i presagi di pieno vivere
ristagnanti nei pensieri.
Amo l'ozio dei desideri
che tengo per mano,
fino allo svanir del buio
al germogliar dell'alba.
Odio le rughe profonde
di questi versi maledetti,
coscienti dei travagli
che mi conoscono da sempre,
vissuti nel grigiore
di tormentate e dolorose punture
del mio destino furibondo.
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Cesare Moceo quasi 70N di Cefalù poet‐ambassador t.d.r