Ombre Sottili, Cuori Opachi
Nelle pieghe dell'ombra danzano aguzzini,
fantasmi di desideri annodati alle spalle,
e noi, spettatori fragili di un teatro surreale,
ci chiediamo: chi sono, cosa cercano?
Vogliono forse il silenzio del nostro risveglio,
o il peso dei sogni smarriti nell'abisso?
Sono maestri di incantesimi, stregoni del destino,
o semplici osservatori di un gioco senza fine?
In questa danza di contraddizioni s'intrecciano,
tra luci e ombre, i fili sottili del destino,
e gli aguzzini, forse, sono solo proiezioni
dei nostri timori, specchi distorti del nostro io.
Sussurri di ambizioni, echi di desideri,
voci nascoste dietro maschere opache,
nel labirinto dell'anima si nascondono,
gli aguzzini cercano risposte, come noi.
Forse vogliono solo il riverbero dei nostri sogni,
o forse sono cercatori di verità dimenticate,
nel caos della vita, protagonisti ambigui,
gli aguzzini ci costringono a una danza senza fine.
Ma forse, oh forse, sono solo l'ombra di noi stessi,
riflessi distorti di passioni mai comprese,
e nella loro oscurità troviamo la luce
che ci guida attraverso le notti più profonde.
Così, tra le pieghe dell'esistenza incerta,
ci interrogammo sui volti degli aguzzini,
e scoprimmo che, forse, erano solo il riflesso
delle domande senza risposta che portiamo dentro.
Dedicata a coloro che cercano nel buio,
chi si interroga su ogni passo compiuto,
"Ombre Sottili, Cuori Opachi" è un canto
alla ricerca di significato nel labirinto dell'anima.