Onda
Onda che tra mille sei una soltanto
culli come una madre , che spesso nega il seno,
belli e immortali come le tue fragranze
Miti , leggende e mostri, tributi d’anime,
foto d’amori morti
terre mai toccate e di raggiunte
sognate dolci ed ingoiate amare.
Pigri gabbiani, chimici melanomi come serpenti
facce senza nomi e nomi senza facce
e vuoti di bottiglie che tra le chiglie
storpiano il tuo canto;
ma, di tanto in tanto, vomiti questa lordura
e sta sicura che ti vedo diversa
come a diversi occhi è dato poter fare.
Scegli senza esitare a chi offre il seno
e, al giusto momento, un arcobaleno.
E ti dovrai nutrire senza fine
di pasti annaffiati da un buon “tears”.
Ma scegli solo fiori e non lo sanno
che nel tuo grembo non possono appassire .