Ora, ci sarà spazio per il consueto oblìo?

Lassù adesso,
fasciato da morbida nebbia,
il Tuo ricordo mi culla
e mi annaffia d'amore.
Là i miei occhi,
tristemente guardano il cielo
e le sue nuvole,
che lentamente si diradano,
lasciando vita
al Tuo incolume risplendere
sui lamenti dei vivi,
sopra il fumo e la polvere
dell'Umanità distrutta,
sul Tuo immenso sogno di Pace.
E invece ora
tra la nudità dei giorni,
questo si posa,
sul consueto oblìo
di cui l'uomo ha gravido il fare.
.
Per Voi Cesare Moceo
da Cefalù al mondo
quasi 72n poet‐ambassador t.d.r