Ora il mio credo è non proferir parola,per non abbandonar la vita

Zitto, per non aver più nulla da dire, resto smarrito nei giorni. Vivo, aggiungendo mattoni su mattoni ai muri che mi attorniano, sì da renderli più alti possibile, perché non saprei che farmene della compassione del mondo, in questo mio nuovo "Essere". D'adesso mi farò bastar soltanto il mio scrivere... e scriverò anche senza mani, io, povera anima a scandir le ore, ansioso di riscoprirmi a difendere il luogo incantato, in cui il mio voler mi ha rinchiuso per sfuggire ai supplizi, agli inferni di fuoco che il fato m'ha donato. Per non abbandonar la vita.. Cesare Moceo destrierodoc @ Tutti I diritti riservatiOpera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.