Ordine

E se sei vento, solleva dai miei gomiti
la fatica dei giorni in cui non ti conoscevo,
disperdi come foglie arrotondate a morte
dall'autunno  l'acidula sofferenza
del mio finire concava. Tempera l'impazienza
che sta nella bocca quando ancora deve arrivare la vita
e si assaggia per fame soltanto un solletico.