Un po’ la segui
poi la precedi
la brezza irrazionale
folgore al viso che s’incurva
tenera taglia il mondo
da un cordolo di assenza
e clorofilla ‐natura adottami
in folte macchie e orme di trifogli.
Non sento gelo né paure
un solo punto‐ varco
iridescente chiama
mi ravviva
notturno spegnimento
dove smottare il nero‐
tempesta
e mancamenti
come sa fare un albero
una radice
un’ala che si asciuga e canta.
14 ottobre 2017
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