Ortensie e serenelle

Dalla strada s’apriva un cancelletto
su quel nascosto lembo di terreno
non so se vicoletto oppure povero
giardino che tra le case della nonna
e della dirimpettaia se ne stava
solo ricco di ortensie e serenelle
i lillà come chiamati altrove
e nell’anno tra i segnali colorati
delle stagioni che seguono l’inverno
unici lì sboccianti tra primavera
tarda e principio dell’estate.
Da tempo da anni non più
le zolle di allora del passato
non più le ortensie rosa
rosse azzurre e delle serenelle
il tenue colore e quel profumo
caro, tutto sepolto sotto di cemento
blocchi ma di te nonna
mia nonna Nina quando passo
di te io non mi scordo e nel ricordo
ti rivedo ancora come quando
di quei fior con mano vecchia e
tremolante ne facevi con cura
e con fatica amorevol mazzi
per portarli poi ai tuoi figli
che oggi dormon con te
ma allora l’uno all’altro accanto
riposavano là nel cimitero.
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