Oscurità
E restiamo così, invecchiati nel male, dove la finta bellezza seduce e le false passioni pervertono. Noi, tutti ormai operai fraudolenti, a piangere secche lacrime d'amore e di viltà, a donare al mondo ingiuste sentenze, che opprimono l'innocenza e assolvono la malvagità. E verrà quel giorno, quando d'un balzo c'addentreremo tra le tenebre a soffrir sventure e carcerieri, finché la fiaccola celeste, luce della sapienza sempre accesa, risplendera' ancora. Noi, ormai indifesi d'orgoglio e delle giuste volontà, rassegnati a godere soltanto d'apparenza e d'intima povertà. . Cesare Moceo vecchio ragazzo del 53 Poeta di Cefalù destrierodoc @ Tutti i diritti riservati