Osservazioni scritte a colazione
Sopra questo letto infermo chiedo alla penna inchiostro anche logoro e usurato
che tanto resta oscuro ogni pensiero
ho dentro mille idee rassegnate e l’acqua del catino ormai ammuffita chiedo un scarico che incanali
questa creatività rimasta al capolinea
ci fosse un tram che porta dritto in Cina invece del rumore di rotaie di Opicina m’inventerei pure la nebbia dell’aria frizzante
di questo viaggio breve sul diario a quadrettini
che sopra il foglio bianco scrivo per storto anche la liberazione che mi assalta spappolandomi la testa e torno a casa senza fretta
con i pensieri vuoti sul tramonto sputando noccioli rubati agli scoiattoli e una foglia di quercia tra i capelli
da lontano scorgo Trieste immobilizzata dalle nuvole
Sono solo osservazioni scritte a colazione col nero di caffè che odora le dita di una mano ferita, senza dire parola.