Ossidiana
Il giocattolaio baratta tempo senza riposo dell'imberbe femmina nera che segue la scia con gli occhi d'inverno negli occhi di inverno, al largo nell'acqua notturna.
Lui, baratta, al largo, il suo tempo senza riposo.
Lei luce nella luce di ieri riparava dalla pioggia il calendario in terrazzo di sassi e di foglie, sottovuoto il suo desiderio.
“Aspettare, ogni giorno aspettare, alzarsi il vento aspettare. Scolpire ali di sale.”
Il giocattolaio baratta, tempo senza riposo dell'imberbe femmina nera che segue la scia con gli occhi d'inverno negli occhi di inverno, al largo nell'acqua notturna,
Lei correva sulla sabbia di ruggine nel vento senza riposo, seguiva la scia di antiche ancore con piedi sporcati di ruggine, improvviso, nel vento, lui ritornò. Di mani impastate ossidiana intagliando le sue ali sudando la schiena di sale scolpendo ed il vento più forte scolpendo la schiena di sale scolpendo ed il vento più forte scolpendo.
Lei gocciolava volando colava sopra il faro colava di rosso mentre
sul mare scioglieva,
Lui con mani ossidiana rideva. Faro rosso colando
guardava.
Il giocattolaio baratta, tempo senza riposo dell'imberbe femmina nera che segue la scia con gli occhi d'inverno negli occhi di inverno, al largo nell'acqua notturna.
“Sali ossidiana di sale, la vita di uno straniero è ingiusta”. Lipari‐Salina 12‐15 novembre 2007