Tu credi sia innamorata della domenica,
del pane caldo, delle sedie passate di ospiti,
della pentola piena, del gorgoglio giallo di festa.
E invece no. Io amo la tua porta accostata,
il tavolo leggero, la fame zoppa, l'ombra
che ti porti addosso come valigia, il tuo perenne lunedì.
E' facile il coraggio quando il giorno è bianco:
ma io amo te, le tue settmiane di inchiostro,
questa perfetta felicità senza resistenza.
15 febbraio 2012
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Scrivere è corteggiare la solitudine ma non conquistarle il cuore.