Ottantotto

Tu credi sia innamorata della domenica,
del pane caldo, delle sedie passate di ospiti, 
della pentola piena, del gorgoglio giallo  di festa.
E invece no. Io amo la tua porta accostata,
il tavolo leggero, la fame zoppa,  l'ombra
che ti porti addosso come valigia, il tuo perenne lunedì.
E' facile il coraggio quando il giorno è bianco:
ma io amo te, le tue settmiane di inchiostro,
questa perfetta felicità senza resistenza.