Pace
Condizione di un popolo o
di uno stato che non sia
in guerra [Garzanti ‐cfr‐]
Il secolo trascorso ci ha insegnato
a contare sulle dita gli uomini di pace.
Questo che stupisce: la pace
esiste quando non c'è guerra.
Un inquietante viceversa, secco
come un teorema matematico;
come un referendum abrogativo
ove dici no per affermare.
L'evoluzione umana avrebbe dovuto
portare in altre direzioni:
il condizionale ha portato fino qui?
vedere naturale chi violenta, uccide
piuttosto che un'aberrazione?
In questo senso abbiamo guerre in corso
di cui nessuno sa; le grandi,
passate, non insegnarono al mondo
che, però, ha imparato a conservarle
spicciandole in tante piccoline
ottenendo il benestare delle armi
mantenendole come in una legge fisica
costanti: cento tutte in una – per loro –
non differisce da dieci ogni dieci.
C' è contraddizione nell'imporre
qualche cosa con la forza, anche
fosse la democrazia, la pace.
C'è una cosa insita nell'uomo:
coloro a cui male è fatto,
male faranno in cambio.*
Resta di fatto la contraddizione
seppure non dovrebbe essere
perfino il vocabolario non l'afferra:
è la pace a interrompere la guerra.
[* W. H. Auden]