Pace... pace
Languido e pur a volte furente, fuggo le strade della gente volgare per distender la mente all’ombra felice di patite esperienze. E per questo mio ingegno,che ai più dà fastidio, non ho antenati a rallegrarmi d’amore ma solo veleni e ignoranze a produrre tuoni fulmini e malumori. Che spariscano tutti mi dice il mio cuore e specie coloro che al posto d’onore han messo le armi invece che il miele, sapendo che questo non è luogo d’arcieri, non d’archi o di frecce ma di pace e passioni.
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Cesare Moceo da Cefalù al mondo 71n poet‐ambassador t.d.r.