Pagine di diario - L'estate di Mariolino (1980)
da: Attilio Bertolucci.
A Roma, quell'estate lontana;
le piazze ricolme di gente, noi due soli insieme
sereni e schietti senza creme
tu padre io figlio amici: per una settimana.
A Bologna, alla vecchia stazione
straziata (così) mutilata da bomba assassina;
il treno che ci porta su: la calura non é frizzantina
ma era (sì) la nostra [estate], invero, a ragione.
Nel mezzo Pescara ed il mare
"quasi" uguale al nostro; il viale
lungo che porta allo stadio, il caldo non faceva male
da un sorriso freddato: senza parlare!
Al pranzo e per cena solo un panino
caldo ripieno di gusto;
mangiato all'uopo (sì) quello giusto,
le stelle bagnate di luce...
innaffiàte da un dorato vino.
Eppoi al mattino presto arrivammo
alfìn nelle Trieste giuliana;
lungo il viaggio; meglio d'una puttana
in calore: davanti a San Giusto di vento c'inebriammo!
Taranto, 14 aprile 2017.