tante conchiglie in movimento, talvolta il paguro tira fuori la testa.
così osservo la gente dentro i propri vestiti, le mani libere occasionalmente
salutano prima di rincasare nelle coperte della notte, l’occhio si solleva
prima di ricolorarsi nel grigio dell’asfalto, i piedi rallentano la pausa di un caffè
prima della temporanea eclisse nei sotterranei urbani, la mente mente
nel quotidiano consuntivo prima di appisolarsi con la scusa della bella addormentata.
7 giugno 2012
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C'è bisogno di semplicità per spiegare la nostra complessità.