Papà gay. Lacrime di gioia in una foto che parla
Un tenero vagito è il suo saluto al mondo
mentre un gioioso pianto inonda il viso
di chi, dall’Everest della felicità,
lo avvolge in un abbraccio senza fine,
in cui c’è dentro tutto…amore, tenerezza, riconoscenza.
La vita non sarà più la stessa:
una piccola luce appena accesa,
ma già splendente,
illuminerà l’esistenza per sempre.
È lo spettacolo della nascita
che replicandosi con soave magia
avvince chi, incredulo, vi assiste.
L’amore è universale, non appartiene a un genere…
Un seme prezioso diverrà presto pianta,
non importa quale mano lo alimenti,
non importa quale fonte lo disseti.
Di scempi e scempi si macchiano i “coltivatori eletti”
a cui semina e raccolto son concessi
senza scatenar dibattimenti.
Ma non è il “contenitore” a far sostanza!
È il contenuto!
È quel che serve a mutare un tenue raggio di sole
in un bagliore che irradia tanto calore
quanto ne riceve…
un calore che scalda le lacrime di gioia
sgorgate senza dighe per sancire il trionfo
di una vita nuova.
Amore è dare.
Amore è ricevere.
È questo ciò che conta.
È questo ciò che la foto racconta.