Parlano le Nuvole, parlano

Le Nuvole parlano 
lanciano epiteti veloci
nel loro scorrere e scindersi
in frange di dita impazzite
su note al Tempo arroccate
Cantano e poi piangono
Non si vergognano 
del mutato
repentino umore
Ridono nel narrare dogmi 
di antica appartenenza
E per gli stessi
inuditi anfratti di sapienza
si suicidano
In follia di pioggia amara 
arie acide scagliano
Ad orecchi umani
l’approccio tentano
Parlano le Nuvole 
parlano.