Parole
Qual bello strumento
agli uomini concesso come dono,
da una natura a loro ancora incompresa.
Suono Divino che eleva la razza
al di sopra di tutto il Creato.
Con esse, nei millenni,
tante cose furono fatte.
Con il verbo, la carne si fece
e poi,
ebbe risposte a infinite domande.
Con le parole,
la schiavitù fu imposta,
la dignità riconosciuta,
la libertà concessa o conquistata.
Sarebbero il dono più bello,
se usate soltanto con amore e per amore.
Ma, alle parole precede il pensiero
dove spesso cova il rancore.
Allora le parole feriscono
umiliano, talvolta uccidono.
E lo fanno senza timore, senza pudore.
Ma se il pensiero è lieto,
esse fanno fragore.
Arricchiscono poesie,
musiche e lettere d'amore.
Colmano le pagine dei libri,
l'aria delle piazze
e dei palazzi ricchi di vita.
Viaggiano sui fili
arrivando in ogni dove,
raccontando storie di battaglie,
di vittorie e di intrighi d'amori.
Ma talvolta, perdono il senso
e per un attimo si fermano,
quando incontrano il vero dolore.
Lì sì, le parole tacciono
e lasciano spazio
al grido silenzioso del cuore.
Luzimar de Abreu Guelber – dicembre 2023