Per il 1 maggio 2024
Gli uomini residui
Giacimenti, scavi, greti bruniti,
gallerie di labirinti,
in croce, in pietra aperti.
Fremono gli angeli interrati e sono rossi gli araldi rauchi.
Le grida sono ghiaccio di carbone e vetri infranti;
chiamano l’oro, aspettano l’oro.
Vibrano le acque rosse e le radici della disperazione,
croci di legno e rene fosche.
S’aggrinziscono nelle brezze congelate
e cadono in cristalli di empietà e pallore.
Angeli pietrificati in pianto
sono lì nei muschi tenebrosi della terra.
Cercano un anima per coniare effigi vive,
vogliono fertilità, il debito del sangue e delle ossa infrante.
Vogliono essere radice,
vogliono essere alberi,
sono ombre che chiamano il sole.
Vogliono arrivare al cielo
scavando nell’argento della luna.