Ancora per strada
con me stesso bambino,
sono a giocare
con gli amici del campo,
sotto gli alberi
generosi di mele,
tiro pedate
a un pallone di gomma,
piango a dirotto
per un ginocchio sbucciato,
col cuore impazzito
nelle salite di corsa,
in trepida attesa
del ghiacciolo al limone,
gustato in silenzio
nel sacro fortino,
luogo segreto
che sa sempre di noi.
27 novembre 2006
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