Poesia
Perduta
Silenzioso come un fiore che sboccia
il folletto piange lacrime cremesi,
il suo volto color catrame si riga
di fiumi dal sapor di cannella.
La sabbia del lago accoglie
le natiche del esserino di
foglie e petali secchi vestito,
eppure nudo nel suo cuore.
Tocca con le dita dei piedi
la fredda acqua e si crean
cerchi informi verso il niente.
Spiega leggermente le ali iridescenti,
il vento toccandole acquisisce
il profumo dell’ambra e della magia.
Le sue lacrime hanno il fitto sapore della speranza
ed il suolo che toccano diviene lucente di vita e fiori.
[presumibilmente 2001]