Trasmuterà, la bianca ruggine
ancora anello intorno ai colli di piumette
a gradazioni al blu,
per intuizioni di giumelle
giadasmeraldo il fiume sbuca.
Perfino le tue sillabe d’erba
si allungano invisibili ‐non smetto di ascoltare
ebbra al meato sporto a primavera.
Ma noi: non siamo
avidi filamenti nel verde di fanghiglie?
Un ansito, il frinire d’acqua
sulle acacie, siamo?
25 aprile 2018
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Tanto ho scritto di te...tanto che la poesia ha cambiato nome.