Persiane
Come finestre di un caruggio stretto,
tanto vicine che quasi si accarezzano
al pulir del vetro, a far entrar più luce;
se mi sarai di fronte, vedrai l’interno,
la mia casa intera, così com’è adesso.
Ormai è tempo che s’apran le persiane,
è questa l’aria, è arrivata la stagione;
chissà se troverò anche le tue dischiuse,
proprio allora, come le rose di maggio.
Sbircerò solo un poco nella tua vita,
se non vorrai, ora, che io la veda tutta,
guarderò l’oggi senza chieder com’era
e i tuoi perché; così mi vien da essere.
A sera ti chiederò d’accender una luce,
lì, nella cucina, con l’aroma del caffè,
sazia di un limpido giorno, di una festa;
sarai bella come il pensiero del sorriso,
sincera come il buon vino, sarai vera.