Piango perché la mia terra e la sua gente trema

Fu la Dea dei sogni e della solitudine,
ad annunciare il giorno che mai venne!

Dimentico i libri di Castaneda,
o le parole del Santo Padre ai suoi incantati fedeli
e annuncio l’apertura alle porte della libertà!

Fenice dell’oblio occulto
e dei mari tutti in tempesta
che l’ignoto sempre ignoto nelle memorie resta
che germoglio chiuso volle e vuole avere.

Qui è certo che sono le macerie ad incenerire l’animo;
qui è la solita idiozia della poltrona a sopraffare indegnamente;
qui è la miseria dello spirito che annuncia la sua inconsapevolezza!

Saremo coscienti nel divenire drammatico,
dopo l’accaduto antisolciale e pauroso,
dopo la guerra svolta sarà tutto da rifare,
dopo le genti... perchè mio Dio solo dopo, sapremo amare?

Chi, e ancora chi ti da il permesso di proclamare la calma inesistente,
chi non vuole attivare l’aiuto dell’Angelo,
chi ci tiene lontani da un popolo che ora ha freddo?

Nulla, proprio nulla i vostri occhi possono sentire...vedere!

Comunque questa terra trema;
tu lo senti come diavolo trema,
ora che di nessun partito appare, ora che di nessuna religione si affida,
ora che ha soltanto bisogno di amore.