Più non sente il vecchio

Più non sente il vecchio quel  vociar
delle mondine nell’andar alla risaia
allegre né quei canti d’amor di passion
e di mestizia nel volger del giorno fino
a sera sospirati  curve con l’acqua fino
alle ginocchia, un mondo perduto e a lui
sì caro un mondo dove per una sola sera
non ricorda con chi trovò d’amore un’ora
più non sente il vecchio  ma il ricordo vive
un pagliaio illuminato dalla luna il lamento
nel silenzio di un cane il gracidare di  una rana