Platonica lontananza

Assuefatta alla polvere
l’impronta tua sulla soglia dei
miei ripensamenti
serenamente assente
torna
dove la fine è nota
lasciando grumi di
rabbia sotto unghie e ciglia
‐ platonica lontananza ‐
sei vertigine e
del pensiero
divergi le zolle.   Se anche
dell’incerto camminare
potrei
ad ogni andirivieni
serbarne il ricordo
so che nella vita non
t’appartengo,
ma del seguirti non mi stanco.