Mi liberò dalla disarmonia
quel tuo bussare con nocche leggere
alla mia vita
in una sera fatta di vento.
Mi lasciai carezzare
dal tuo parlare piano
e tra le linee dei miei palmi
tracimarono emozioni.
Lago calmo e accogliente
fu il tuo sguardo
dentro i miei occhi
colmi di silenti inverni.
E fu lungo quelle sponde
che ricominciai a cercare
il mio perduto sogno
io... che avevo scordato persino il colore del cielo
26 agosto 2018
Altri contenuti che potrebbero piacerti
Non esiste la solitudine,se sei amico di te stesso.