Policroma estate suonatrice

L'estate è colma e suona
strumenti sconosciuti
di pietra e di conchiglia,
l'appartenenza al vento
invoca il mare tra le rovine
di una terra brulla.
Ristorami nel tuo silenzio
Selinunte, sorella,
laccio che leghi, stringi,
attorcigliami al girasole
sii generoso di ferite
e di campane.
Segesta, pietra che tace,
silvestre divenire, amore
caduto in un canestro,
luna.
Che questi sassi in tasca
siano presto lucertole
salamandre e vespe
nate dalla mia rinuncia gravida di soli.
Sono la barca che sbatte sullo scoglio,
sono terra di porto,
relitto intatto, schiuma.
Estate, policroma morte suonatrice
che ti amo, cantandoti dichiaro
sconfitte le distanze e vivo il grano.