Post fata resurgo

Annego nell'infelicità dell'angoscia

opercolo desolato

ingaggiato dal tempo
che scorre implacabile

nei rimpianti di quello
che non ho potuto 
o forse voluto fare

E soffre Amore

araba fenice di se stesso

in quest'impervio buio
a rappresentarmi l'anima

inebriata dei piacevoli profumi
che esalano da quelle ceneri

e m'infondono la forza
di abbandonare i peccati

E rivivo ancora...e ancora senza paura
.
cesaremoceo
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