Potrò mai nel domani scrivere la mia discendenza
Penso e sovviene al mio respiro,
l'aria della mia adolescenza
non proprio fulgente di purezza.
E il mio cuore,
pressato da vuoti pensieri
a volerne smascherare
imposture nascoste,
rimane ancora
limpido nei suoi battiti
e disinvolto nel suo pulsare.
E aspira, nel suo palpitar quieto,
a salire al Cielo, ricco di libertà
nella sua umana povertà,
nella coscienza aggraziata
d'abbracciarsi all'anima ricolma di gioia.
E insieme con essa,
donare ai giorni umiltà e orgoglio.
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Cesare Moceo da Cefalù al mondo quasi 71n poet‐ambassador t.d.r.