Praiano

Sabato: sei sotto le foglie , il merletto è giallo
e sbava rosso dove l'autunno ha vinto.
Le calpesto, sanno il tuo nome.  Non sei tu la colpa.
Sono io.  Non so più come chiamarti e allora ti taccio.
Il mio sterno bacia la schiena, sono un violino senza più anima,
le due fasce accorciano la distanza che fa la cassa.
Non so più dove ero prima di te, so che sono in te.
Nella tua scocca di maliardo ingannatore. So che la mia settimana ha le tue braccia.
Che dalla mia bocca parla il tuo sapore.