PREGHIERA

Vengo qui come ad un santuario,
le mie dita sono ginocchia in preghiera,
la mano espia il devoto peccato del mio volerti.
Perchè questa pagina è scanno e sedia,
chiesa e prigione, il tronco scuoiato
con un bianco obolo di nomi al tempo,
la promessa inghiottita dal pozzo.
A chi ama e perde è concesso un altare.
Ma io ho solo questo: le parole sono candele
e il mio cuore l'agnello.