Poesia
Premonizioni d'infinito
Non dormivo
sebbene me ne stessi
con la testa sul lato buono del collo
e non arrivandovi con le labbra
schiudevo sogni ovunque gli occhi chiusi
posassero le ali.
Chi mi vide
poteva coprire solo uno dei due seni
e non c'era neanche da pensarlo
che quello nudo
fosse ruggine d'amore
perché erano premonizioni d'infinito
le perle in fila
che lasciava sulla pelle.