Presagi
Se il contrasto fosse un desiderio
spaccarlo dovremmo,
mela croccante
fredda di neve,
braccia aperte di mani
opposte
bussole bifore.
Se mestizia apparisse
gelosa della bellezza
persa
attraverso sentieri erbosi,
lasciando la veste
tra i rovi d'inverno.
Se credessimo davvero
agli incantesimi dell'unicorno,
felici di dividerci ,
ad esso il trapasso
felici
di lasciarci il cuore,
germoglio di creatura,
palpito dolente.
Se la memoria fosse un libro
voltati
si aprirà da solo.
Al vento di scirocco
umido di presagi,
al calore obliquo
delle morbide spume
le ciglia abbasseremo