Poesia
Presepe
Sui monti,stanotte,
risplende la fiamma
dell’accecato odio.
Nella grotta fredda
il viso innocente
è sporco di sangue.
I canti dei pastori
scompaiono al fragore
assordante del boato.
Le voci degli angeli
si perdono tra i lamenti,
le urla e il pianto.
Una lunga carovana
si snoda tra i binari.
I novelli pellegrini
troveranno fumo e buio.
L’argentea cometa
ancora è lontana.
24.12.1984