Poesia
Prigionia d'avorio
Stentorea contrazione
del busto
nell'aurea capsula
ancor vige circospetto
il languido desio.
S'oltraggia lascivo
come una biscia
che ondeggia
nel lercio costume.
Sussulto.
I germi dei quattrini
addentati dai canini
come un porporeo strascico
di inezia.
Io, in pietra.
Scolpito nel marmo
il volto in rilievo
e il Fato suggella quel patto divino.
Io in una prigionia d'avorio
immolatomi per il mio stesso
destino.