Poesia
Prigioniero del tempo
Scrivo
e mi sembra di essere
fermo alla mia adolescenza,
quando versi liberi
e d'usuale brevità,
donavano con effetto d'incanto ai giorni,
l'anima protesa alla malinconia,
i miei inquieti e furiosi ideali
e le ansie ardenti per questi,
quasi fossero pire di fiamme
a baciare con labbra scottanti,
il turbinio impaurito della mente.
E avrei ora
tanto ancora da dire,
ma temo la povertà delle mie parole,
che non abbiano a donarVi
alcuna nuova ricchezza.
.
Cesare Moceo 69N di Cefalù poet‐ambassador @t.d.r