Prima volta

Voglio te quando dietro i contrafforti
accigliati dei monti, sta dritta una tazza di luna
smagliata come fosse stanchezza di rete
appoggiata alle onde senza mangiare,
ma solo per bagnarsi la schiena.
Voglio te e le tue mani che sanno di guerre mai vinte,
di radici in dispetto.
Insegnami come l'amore è amore anche senza la  carne,
che nella spenta semenza arrotondata sta già il vagito.