Primavere che non verranno
Sorrisi spenti di bocche mute
cucite col filo delle paure
con l'anima a battere
i ritmi oscuri del cuore
imprigionato tra voglie
segregate dalla volontà
Vivo i miei giorni
perso ad aspettare
primavere che non verranno
nell'indugiare di quest'inverno
che gela gli ottimismi
e ammaina le speranze
gioie unte dalle afflizioni
e lacrime ancora e sempre piante
E notti che straziano
nel mormorìo del fato
agonizzante nell'ossessione
di desideri ammaliati
da seducenti domani
eccitati dalla cattiveria umana
.
cesaremoceo
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