Profumo di primavere già scorse
Scrivo
ed è come se risorgessero in me
i desideri dell'infanzia
con la loro impulsività a sfociare ora
in fervori tremolanti
Versi
vellutate sinfonie dell'anima
che nella mia fragilità emotiva
trasformano sottili scie di emozioni
in solchi d'Essere
seminati a pane duro e sacrifici
e concimati d'orgoglio
a germogliare struggenti nostalgie
che fanno tanto amare che odiare
con la stessa passione
E nel mio esser vecchio ponte
che nessun più attraversa
mi sembro d'appartenere ormai
a crepuscoli di futuro
prosternati al tempo che fugge
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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