Proteggermi
Ho messo gli occhiali da sole per proteggere i miei occhi, ma lui è riuscito lo stesso a raggiungerli e a ferirli.
Avevo protetto il mio cuore con una patina di silenzio, ma tu sei riuscito lo stesso a parlarci.
Un dialogo così forte come una piccola piantina che cresce su un muro, un dialogo che sfida il tempo e la distanza, come il vento che trova una fessura e sfiora la pelle, come una pioggia sottile che si insinua tra le crepe, che non smette mai di cercare, di entrare, di cambiare.
Ho protetto le mie mani con guanti di calma, ma tu sei riuscito lo stesso a toccarle.
Ho protetto la mia mente con muri di ragione, ma tu sei riuscito lo stesso a scavalcarli.
Un pensiero che non teme barriere, che cresce silenzioso come radici sotto il terreno,
che sfida ogni difesa, come il mare che scava la roccia, lentamente, inesorabilmente.
Ho protetto i miei pensieri dai giorni grigi, che silenziosi avanzavano come guerrieri a difesa delle mura di un castello, ma ho compreso che ogni cosa io facessi per proteggermi da te, era solo un'illusione vuota.
E così, ho imparato che non esistono protezioni che possano fermare ciò che è destinato a entrare, che ogni muro eretto è solo un’ombra contro la forza del sentimento. L'amore, come una corrente sotterranea, trova sempre il modo di infrangere ogni barriera, di attraversare ogni difesa.
E alla fine, mi accorgo che non era la protezione a mancare, ma la consapevolezza che ogni ferita è anche una porta, e ogni cicatrice, una traccia di ciò che veramente conta.
E tu li, ad attendere il momento giusto per raggiungermi.