Poesia
QUattro Cento undici
Quindi verrai, una promessa il tuo vettore; io curverò i gomiti per studiare la portata del getto che mi svuota. La tua bocca un taglio che taglia, dolcissima stiva di un bastimento impossibile, piccolo ombelico lussurioso che rubata l'onda della sua intimità, sta con lo scafo spennellato di quella verginità buia. Come il vincitore esibirà le spoglie del caduto, blu trofeo di guerra che non asciuga .