Quando entrano le ombre.
Le ombre bussano prima di entrare
ed entrano in silenzio senza aspettar consensi.
Quando entrano le ombre
mi prende la voglia di andarmene via.
O io o le ombre
dico a mia madre
e mia madre scuote il capo
e non ha il viso,
ha sul viso i colori incolore ed ocra delle tarde ore.
Quando entrano le ombre,
la luna sputa ad una ad una tutte le stelle
e la notte sputa la luna.
Quando entrano,
le ombre mi guardano sospettose
ma: "Non sono stato io a tirar il giorno fuori dalla tasca!"
Una affianco all'altra,
braccia incrociate.
Una affianco all'altra,
una sull'altra
ad imbottir claustrofobica la stanza:
facce scure ad impaurirmi,
facce torbide ad aspettar la sera.
Quando entrano le ombre,
due ragazzi son fuori
a ricercar poesie nel tramonto,
due ragazzi son fuori
con le ombre d'amido stirate e nude nel primo cassetto.
Quando entrano le ombre,
lancio chicchi di melagrana,
come fossero dadi di fuoco,
sul tavolo di legno del mio tinello azzurro e bianco.
I chicchi son rossi e bianchi e la melagrana ha
- una corona
- il profilo di iside
- il battito che suona le sette del pomeriggio.
Quando entrano le ombre...
‐ se solo sapessi quel che mi succede,
se solo lo sapessi.
Quando entrano le ombre e tu non ci sei ‐ .
Divoratrici di luce,
divoratrici di giorni,
di crostata e diurni.
Quando arrivano,
i vicoli della stanza si fanno vicoli di bettola
e maleodore: escono gli ubriachi dai nidi
e la polizia, stanati,
li prende a bastonate,
nei vicoli,
nella stanza.
Quando entrano le ombre,
si gonfia la stanza di fumo nero
e tutto si fa come di culla molle;
le gatte spingono urla per poter partorire.
‐ Quando entrano le ombre
se solo sapessi quel che mi succede,
se solo lo sapessi.
Quando entrano le ombre
e tu non ci sei,
quando loro entrano
e non ci sono più quasi neanch'io ‐.