Poesia
Quando m'ispira la demenza
Versi d'altrove scarsi di grazia
anche spogli d'elegie e d'ogni retorica
leggo nei miei scritti
per i quali provo follia e devozione
E scrivo raccattando
resti di pensieri e di parole perdute
nel raccontar di vicende e persone
e della gioia maligna che in loro si cela
Né m'aspetto fragorosi applausi
o segnali d'entusiasmo
ma solo il distinguermi
bersaglio della mia vergogna
nella prorompente decadenza dei tempi
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Cesare Moceo @
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