Quanto...
Quanto delle favole è rimasto nei bambini d'allora,
che amavano ascoltarle, a bocca aperta,
attraverso le flemmatiche parole della nonna loro.
Quanto dei giochi infantili, all'aria aperta,
perpetrati nei cortili,
dove smisero di credere alle favole,
divenendo adolescenti
e cercando i sentimenti ed un diverso piacere,
scoprendo la propria identitá nell'amare.
Quanto sta perdendo chi non ha vissuto quel tempo,
degli improvvisati nascondigli
e dei segreti,
condivisi strettamente con alcuni amici,
dei festini, in cui incontrare il primo amore,
della crescita interiore ed individuale,
lontana dall'odierna educazione sessuale,
in etá consona, essenziale,
ma non quella predisposta agli albori della vita,
da chi cerca d'insegnare anatomia dell'altrui sesso all'asilo.
Quanto toglie loro, a mio avviso,
nel mentre sta lì a guardare,
pensando d'agire per il meglio,
negando ai piccoli l'esperienza di scoprirlo
in modo personale e naturale,
solamente crescendo,
come madre natura vuole.