Quarantanove
Non ho ancora molto tempo per dirti chi sono. Vedi quanto è agile l'inverno a scuoiare dai rami le foglie? Quanto durerà la mia stagione? Sarà un sorso di pioggia nel bicchiere di Marzo o una pozzanghera che asseconda il cielo prima di seccare?Io non credo più alle mie mani: non hanno detto abbastanza. E non hanno più tempoper concedere nuove carezze. Ho paura non avrò il tempo che voglio con te: quelle assurde, mielose macchinazioni che si fanno in un giorno qualunque, quando anche un filo d'erba più verde, sembra un piedino affacciato dalla culla ed un foulard appena caldo di sole, lo sguaiato sbadiglio d'Agosto.