Quattro Cento nove

All'ora del The mi hai dimenticata: il pomeriggio annaspa sotto la pioggia , puzza di cane, di latta spalancata e semivuota, di strade inaugurate col catrame, di teflon raffreddato in fretta. Non so più quinte dita e' profonda la mia specie, specie assurda che tira avanti con un solo filo, marionetta sbilenca. Tu sei da qualche parte, le mani accucciate nelle tasche, la coda di sorrisi a cui sei avvezzo , il pelo lucido, da concorso. Io conto i passi che mancano alla sera e più o meno quanto duri una stagione da randagio.