Quattro Cento quarantaquattro

Poi venne l'amore, midollo più alto dell'osso, esondazione bianca
e molliccia, rigetto asciutto. Il rabbocco tentato più volte, la limatura
dell'eccesso, del troppo, il bordo rinforzato con dosi massicce di ravvedimento,
non ebbero fortuna se non per un'ora. Poi lo smottamento della prima
postura è ripreso furtivo e terribile sotto la calotta dell'apparente
contegno, tracimando. L'argine inghiottito dal suo stesso ripieno,
mostruosa creatura che mangia la carne
di cui è incarnata.